Esposte da Chiarenza, l'illustre figlio del grande Fred Buscaglione
Magistrali opere pittoriche
Un
tuffo nello splendido scenario di una delle colline che domina la Valle di Susa,
nell'idilliaca atmosfera da medioevo un'antica, signorile dimora ed un
eccellente, intrigante artista hanno contribuito a rendere frizzante il fine
settimana di un afoso pomeriggio estivo.
Ad ospitarci nella sala baronale dell'antico castello di San Giorio di Susa:
Bruno Chiarenza, in arte "Fred", celebre ed intellettuale personaggio che da
moltissimi anni espone inimitabili composizioni pittoriche sia in Italia che
all'estero.
Amico di Soffiantino, Schifano, Annigoni, Burri, Guttuso ed altri noti artisti
che hanno lasciato un segno nella storia dell'arte, Chiarenza ci ha mostrato,
tra le altre, le ultime magistrali opere che tappezzano le pareti del suo
maniero. Uomini racchiusi in gabbia, emblema dell'impedimento, cosciente o non,
di dar libero sfogo al proprio talento, alle proprie attitudini, alla tendenza
spontanea e costante che accompagna l'essere umano lungo un percorso che è la
sua meta. Infine, uomini che rimosse le sbarre si sono trasformati in
macchine-umane, spesso bloccati da enormi mani ed imponenti piedi. Insomma,
pregiatissime ed allusive tele come "Torino", la "Serie dei numeri" e "Macchina
per scrivere" che in un certo senso ironizzano sulla condizione umana. Ma
l'attività artistica del poliedrico Chiarenza non si esaurisce con la pittura.
La musica e la canzone rappresentano infatti una delle passioni che ha ereditato
dal celebre padre: il grande Fred Buscaglione che negli anni Cinquanta con le
sue canzoni come: "Eri piccola così" e "Buonanotte signorina" fece andare in
visibilio milioni di italiani. E proprio allo scopo di ricordare
l'insostituibile Fred, Bruno Chiarenza, meglio conosciuto come "Fred Buscaglione
junior", nel '95 creò il locale "Tutti al fresco" che accoglieva artisti,
musicisti e sostenitori dell'illustre genitore, oggi trasformato in sede e
studio del "fans club di Fred Buscaglione". Partecipe dei valori che avvolgono
la vita, il maestro ha dedicato per anni parte del suo tempo ai suoi simili più
deboli collaborando con la Provincia di Torino per l'iniziativa che vide
applicare l'arteterapia. Una creatività schietta e sincera, originalissima e
coraggiosa che lo ha condotto anche lungo il non semplice cammino del teatro,
quindi, un discorso poetico e intangibile volto a riscattare la grettezza del
vivere di oggi.
E. Ber.